SMART è un acronimo che aiuta a ricordare sinteticamente gli elementi essenziali che sono connessi al concetto di Obiettivo. Richiama alle qualità essenziali di un obiettivo ben ideato (formato, in linguaggio tecnico), alle variabili da considerare come il tempo, le risorse, la misurabilità.
Smart in inglese significa intelligente, brillante, acuto; perché usare un aggettivo simile per descrivere proprio le caratteristiche di un obiettivo? Perché se si seguono le regole che da questa semplice sigla derivano, è molto più facile raggiungerli!
Che si tratti di obiettivi semplici, come l’esecuzione di alcune attività, di obiettivi personali, come rientrare in un vestito che ora ci è troppo stretto, relazionali, come voler ridurre i conflitti con qualcuno, professionali come raggiungere un budget, strategici come quelli che si pongono i manager aziendali, seguire le indicazioni SMART è il primo passo per garantirne il successo.
Benefici del porsi degli obiettivi
Partiamo dall’inizio, perché darci degli obiettivi? Al livello più pratico ci aiutano a prendere una direzione, a mantenerla senza divagare e concentrare le nostre energie su ciò che ha più valore; vedere, passo dopo passo che ci stiamo avvicinando al nostro traguardo ci sostiene nella nostra motivazione a raggiungerlo.
A livello professionale dare e porsi obiettivi è una pratica fondamentale soprattutto dove si esercita il cosiddetto MBO - Management By Objectives: le persone sono valutate anche (principalmente) per i risultati che portano. Quindi utilizzare il modello SMART è quasi già un’abitudine acquisita o sempre più necessaria.
Individualmente ci consente di mantenere elevate le nostre performance e talvolta, molto concretamente, dimostrare, in caso si desideri una promozione o cambiare lavoro, che siamo efficaci e che abbiamo raggiunto quello che ci siamo prefissati.
A livello più personale, porci obiettivi ci aiuta a restare connessi con ciò che è più importante per noi, con quella che spesso è chiamata mission. Rispondere alla domanda perché darci uno o più specifici obiettivi dà senso a quello che facciamo, ce ne ricorda il valore.
Ancora più profondamente, porci e raggiungere obiettivi, sostiene la nostra autostima, la nostra percezione di self-efficacy. E non è poco!! E’ ciò che ci fa bene, ci fa sentire in pace con noi stessi, apre la strada verso l’autorealizzazione. Proprio nello SMART è contenuta la ricetta vincente.
Scopriamo cosa significa SMART collegato agli obiettivi
Versione in inglese | Versione in italiano | ||
---|---|---|---|
S | Specific | Specifico | |
M | Measurable | Misurabile | |
A | Achievable | Ambizioso | |
R | Relevant | Raggiungibile | |
T | Time bounded | Tempificato |
Qui useremo la versione in Italiano.
- S come SPECIFICO. La descrizione puntuale di ciò che vogliamo raggiungere deve rendercelo così visibile da essere quasi tangibile! Facciamo un esempio:
Voglio andare a vivere in una grande città, cioè una città con un numero di abitanti compreso fra … e..., un’estensione di km...; deve avere almeno tre teatri, 10 centri commerciali omnicomprensivi, 8 ospedali, due scuole per quartiere, una quota di verde pari almeno al 40% dell’area totale, una rete di trasporti efficiente (cioè che garantisca il passaggio del mezzo ogni massimo x minuti ….)."
- M come MISURABILE. E’ importante sapere se il nostro obiettivo è stato raggiunto pienamente , al 100%, o solo in parte. Ci consente di comprendere a che punto siamo e definire eventuali correttivi nella strategia o nelle attività scelte. Se è stato ben specificato (S) dovrebbe essere abbastanza semplice identificare le variabili da considerare per procedere alla misurazione.
Ma come misurare parametri qualitativi? Mettiamo caso che una persona si sia data l’obiettivo di diventare più gentile, e che le specifiche recitino qualcosa come
sorridere più spesso, usare un tono cordiale, ringraziare per ciò che fanno altri, fare dei piaceri…”.
E’ necessario quindi stabilire il punto di partenza ed identificare fino a che punto vogliamo arrivare. Esempio:
quanto sorrido di solito? Una volta a settimana? Ok allora il parametro sarà aver sorriso a qualcuno almeno tre volte al giorno."
- A come AMBIZIOSO. Questo criterio è strettamente correlato alla nostra motivazione. Intanto deve essere in qualche modo rilevante per noi, importante. Inoltre se l’obiettivo che ci poniamo è troppo facile non saremo nemmeno stimolati a perseguirlo; se è troppo difficile probabilmente cederemo prima ancora di aver finito di declinare lo SMART.
Il livello di asticella è fondamentale per innescare il nostro senso di sfida, procurare quindi quell’energia, quella carica necessarie ad attivarci e sostenerci durante il percorso.
- R come RAGGIUNGIBILE. E’ importante settare obiettivi e non sogni. Teniamo quindi i piedi per terra e verifichiamo che sia effettivamente raggiungibile da noi, senza ma e senza se. Di solito arrivati a questo livello si comincia anche a verificare le risorse di cui abbiamo bisogno, quelle di cui disponiamo e quelle di cui dotarci.
- T come TEMPIFICATO. Darsi una scadenza è di cruciale importanza per non correre il rischio del continuo rimando. E’ il momento di verificare con attenzione di quanto tempo avremo ragionevolmente bisogno. Se la scadenza è abbastanza lontana, anche in ragione di soli pochi mesi, è molto utile fissare degli step intermedi.
In particolare quando l’obbiettivo che ci siamo posti è complesso, suddividerlo in piccole tappe ce lo fa sembrare più facilmente raggiungibile e questo permette di tenere alta la motivazione e l’energia.
Il coaching: un valido sostegno per la definizione degli obiettivi SMART
Il processo di definizione degli obiettivi richiede un po’ di dedizione, tempo, buona volontà, e la capacità essenziale di sapersi fare le giuste domande.
Soprattutto all’inizio può essere molto d’aiuto farsi affiancare da un Coach esperto che, un po’ come lo era Virgilio per Dante nella Divina Commedia, vi guiderà nella definizione SMART facendovi risparmiare tempo ed errori.
Sappiate che per un Coach la definizione dell’obiettivo è il punto di partenza. Quindi, se lo desiderate, potete utilizzare il vostro Coach come acceleratore per il raggiungimento dell’obiettivo stesso.
Questi, che vedete, sono solo alcuni degli obiettivi su cui spesso lavoriamo.
Business Coaching | Life Coaching | Career Coaching |
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L'ambito del coaching è quello lavorativo | L'ambito del coaching è quello dell'autorealizzazione in ambito privato | E' il coaching focalizzato su problematiche legate alla carriera |
ESEMPI DI OBIETTIVI | ESEMPI DI OBIETTIVI | ESEMPI DI OBIETTIVI |
- Sviluppare la leadership personale, - Imparare a motivare i collaboratori, - Lavorare sul proprio approccio al problem solving - Sviluppare le proprie competenze - Facilitare l'assunzione di nuove responsabilità - Affrontare con maggior sicurezza un cambiamento di ruolo - Migliorare i rapporti interpersonali, - Facilitare il trasferimento on-the-job di concetti appresi nell'ambito di un percorso formativo, - Migliorare la gestione del tempo e/o dello stress |
- Realizzare un sogno nel cassetto perché "non arriva mai il momento giusto", - Migliorare le relazioni con gli altri: partner, figli, genitori, suoceri..., - Migliorare la gestione del tempo e/o dello stress, - Affrontare con maggior sicurezza i cambiamenti nella propria vita familiare, - Gestire le deleghe (babysitter, scuola, asilo...), - Sviluppare l'Intelligenza Emotiva dei propri figli (e la propria) |
- Formulare un progetto di crescita professionale e di carriera, determinandone i criteri di autorealizzazione, - Mettere a fuoco le competenze acquisite e le proprie potenzialità, - Prepararsi ai colloqui quando non ci si sente all'altezza o sufficientemente carichi per proporsi al meglio, - Velocizzare l'entrata nel nuovo ruolo divenendo rapidamente produttivi, - Fare un bilancio delle competenze |
Se tra questi c’è anche il vostro, noi siamo qui… prenotate la vostra sessione gratuita di coaching!
Executive coach e Managing Director
di The Coachingroup